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  • maggie8324

L’effetto Rosenthale e la profezia che si autoavvera

Aggiornamento: 24 mag 2020

NESSUN BAMBINO È PERDUTO SE HA UN INSEGNANTE CHE CREDE IN LUI

Le ASPETTATIVE hanno un’influenza pervasiva e potente nel condizionare comportamenti e azioni.

Sono numerosi gli studi e le ricerche che hanno avuto l’obiettivo di studiare gli effetti di tale influenza in ambiti differenti.

Uno degli effetti più noti è L’EFFETTO ROSHENTAL o EFFETTO PIGMALIONE. Esso è il nome che si dà all’effetto psicologico della PROFEZIA CHE SI AUTOAVVERA.

Pigmalione, secondo la mitologia e la letteratura classica, era il re di Cipro e uno scultore, che si era innamorato perdutamente di una statua, da lui stesso scolpita, di nome Galatea, che egli considerava al di sopra di ogni donna reale e che sperava potesse animarsi.

Un giorno, dopo aver pregato Afrodite, la dea dell’amore, vide Galatea prendere vita. Poté finalmente coronare i suoi sogni al suo fianco.

L’effetto pigmalione prende il nome da tale mito e indica il fenomeno psicologico per cui le persone tendono a voler soddisfare l’immagine o l’idea che gli altri hanno di loro, proprio come Pigmalione che aveva riposto così tante speranze e aspettative in Galatea che ella, infine, si era conformata ai suoi desideri.

Nel 1972, lo psicologo Theodor Rosenthal (professore di Psicologia Sociale ad Harvard) e Lenore Jacobson (maestra di scuola elementare a San Francisco) decisero di fare un esperimento presso l’Oak School, in California, per studiare l’effetto dell’aspettativa dell’insegnante sul rendimento degli alunni.

All’inizio dell’anno scolastico, un’equipe di psicologi indicò agli insegnanti i bambini più intelligenti delle loro classi; gli psicologi motivarono il fatto sulla base dei risultati ottenuti in test d’intelligenza.

Gli psicologi, in realtà, avevano estratto a caso i nomi dei ragazzi; dunque, la loro intelligenza era solo una credenza, di cui gli insegnanti erano stati persuasi.

I risultati ottenuti alla fine dell’anno scolastico furono salienti: I bimbi indicati come più dotati avevano aumentato il punteggio del QI di 4 punti, inoltre gli studenti del primo anno superavano i più grandi nei risultati. In pratica gli studenti ritenuti più intelligenti mostrarono di aver ottenuto risultati più elevati della media e perfino un incremento del quoziente intellettivo.

Rosenthal spiegò questo effetto chiamando in causa le aspettative degli insegnanti, che, convinti (erroneamente) dell’elevato potenziale dei ragazzi li avevano stimolati di più rispetto al resto della classe.

Questo esperimento mostra quindi la grande influenza che le aspettative degli insegnanti hanno nello sviluppo cognitivo e nei risultati scolastici dei loro alunni; dimostra inoltre che tale influenza è maggiore quanto più si abbassa l’età degli alunni.

L’effetto pigmalione non è ovviamente riscontrabile solo nel contesto scolastico ma è presente in ogni ambito dell’esistenza. Esso è, però, particolarmente influente quando tra i soggetti vi è una relazione di natura affettiva.

Tali dinamiche devono essere, quindi, tenute in considerazione non solo nel rapporto insegnante – alunno ma in qualsiasi relazione educativa. Le aspettative che una persona nutre verso un’altra, SIA POSITIVE CHE NEGATIVE, creano una profezia che si autoavvera: le credenze di una persona condizionano il suo comportamento e le sue aspettative, finendo per realizzarsi.

Ogni insegnante, ogni educatore, ogni genitore ha nelle mani uno strumento potentissimo per portare ogni soggetto ad eccellere e dare il meglio di sé, investendo su di esso.

Le aspettative di un genitore o di un insegnante non sono limitate ad influenzare il comportamento nelle singole situazioni a breve termine ma creno uno specchio attraverso il quale il bambino vede se stesso e costruisce se stesso. Esse possono quindi influenzare il suo futuro e la sua intera esistenza.

Esserne consapevoli significa avere uno strumento in più per tirare fuori il meglio da chi ci circonda nella consapevolezza che tutti noi SIAMO QUELLO CHE CREDIAMO DI ESSERE e ciò che crediamo di essere è in gran parte conseguenza di quello che IL MONDO CREDE DI NOI.

BIBLIOGRAFIA:

Baldacci M. (2012), Trattato di pedagogia generale, Carocci

Brown, R. “Psicologia sociale dei gruppi”, Il Mulino, 2000

Rosenthal, R. “Pygmalion in the Classroom. Teacher Expectation and Pupils’ Intellectual Development”, 1968

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