- maggie8324
Intervista - Denis Valentini
Denis Valentini, autore del thriller "AMBITUM SURREXIT- La rosa dei venti", ci racconta aneddoti del suo esordio come scrittore e sulla nascita del suo romanzo, avvenuta tra le mele e il lavoro nei campi della Val di Non.

“Ambitum surrexit” è il tuo primo romanzo? Ma da quanto tempo scrivi?
Si, Ambitum surrexit è il mio primo lavoro è un thriller o un giallo in base a come si può giudicare. Scrivere è una parola grossa, grande che forse mi meriterò, se altre idee prenderanno forma. Per ora ho appena cominciato.
Cosa fai nella vita, oltre a scrivere?
La mia vita è stata costellata di vari lavori dal carpenterie in legno, al costruire stufe a ole, al muratore, all’ acquaiolo, tutti sempre affiancati alla mia passione al mio lavoro principale cioè l'agricoltore: ho sempre coltivato mele. La scrittura per me è una scoperta, è un mondo nuovo una sfida con me stesso.
Come riesci a coniugare la tua attività lavorativa e la scrittura?
Beh non è facile! Nel periodo da aprile a novembre le ore lavorate in campagna sono sempre tante… 12 o 15 al giorno e quindi se la testa mi sorregge, scrivo. Mentre in inverno lavoro 8 al giorno: qui il buio scende presto e allora posso scrivere e produrre molto.
Cosa significa per te scrivere? Cosa rappresenta la scrittura?
Come già detto in precedenza la scrittura è una scoperta nuova: ogni giorno è faticoso cercare di mettere su un foglio di brutta copia le idee e poi svilupparle ma una grande soddisfazione vederle nascere, crescere e diventare un libro.
Quanto tempo ci ha messo il romanzo a nascere?
Il thriller è nato in un botto, o meglio, i protagonisti sono nati in modo veloce e anche l'idea era ben scolpita nella mia mente; lettera dopo lettera le parole correvano; nell'insieme era una grande soddisfazione. Però per scrivere e correggere il tutto ho impiegato 2 anni.
Come mai hai scelto di ambientare la narrazione negli Stati Uniti? Contesto lontano e differente dal tuo e da quello tuo pubblico?
Gran bella domanda: gli Stati Uniti d'America forse o senza forse sono un sogno per me che resterà tale; tante cose ci sarebbero da vedere in questo immenso continente che tanto vorrei conoscere. Per esempio a vent'anni ho vistato Cuba con tre amici. Le mie zone sono belle… forse splendide, e chissà se nel secondo thriller ne faranno parte.
Cosa ti ha portato alla scelta della casa editrice “Albatros”?
La casa editrice è stata l'unica a rispondere ai svariati invii delle bozze del mio libro. Molte case non hanno neanche risposto, altre non erano interessate. Albatros mi ha fatto una proposta con un numero esiguo di copie (perché secondo loro il mio libro era valido) mi assegnavano un editor, un professionista delle copertine e il lancio con un'intervista televisiva e radiofonica.
Parte del ricavato della vendita del tuo libro sarà destinato alla realizzazione di laboratori solidali di scrittura. Parlaci di questo progetto. Come mai questa scelta?
È stata la casa editrice ha propormi questa idea. Io l'ho accettata: tutti hanno diritto di avere delle possibilità per sviluppare il proprio talento. Io non credo di poter diventare uno scrittore: si, non sono ipocrita. Ci spero…. Spero di poter vedere un mio libro divenire un best seller… Però io so che le mie mele sono ciò che mi fa vivere. Le mele hanno una parte di me nella loro bontà e spero che un giorno anche i miei libri possano essere conosciuti e possano trasmettere a chi legge un po' della mia vita e della mia persona.
Cosa mi ha lasciato la lettura del romanzo e la storia dell’autore?
La consapevolezza che non esistono scuse per inseguire i propri sogni, per fare ciò che far stare bene. Non importa se non siamo sempre al top, se non possiamo rendere sempre quanto vorremmo, se fatichiamo a vedere i risultati di ciò che facciamo. Non ci sono limiti e vincoli di tempo, di età, di impegni per costruire e ricostruire se stessi.
Non dire che non hai tempo… Il tempo ce l’hai, è solo che non vuoi farlo!
Se c’è qualcosa che ti fa star bene, che ti avvicina alla persona che vuoi essere, iniziarla a farla! Parti con pochi munti, creati un abitudine… Inizia a immaginare ciò che vuoi essere e rendilo parte indispensabile e integrate della tua quotidianità.